martedì 4 marzo 2008

Il Morro d’Oro si candida per la C2



Le prime ancora adagio, e allora i teramani possono giocare le loro carte
di MASSIMO LUPACCHINIPESCARA - Va avanti senza scossoni il campionato più anomalo del mondo. Farebbe notizia la sconfitta dell'Angolana nel derby di Morro d'Oro, ma la Sangiustese ottiene solo un pari col fanalino di coda Cologna Paese e non cambia granché in vetta. Un punto di margine, infatti, lascia le cose pressoché invariate. E non succede nulla in pratica da quattro turni. Nelle ultime due domeniche nessuna delle prime quattro in classifica ha centrato la vittoria. Tre punti che Angolana e Sangiustese non ottengono da tre settimane; Grottammare e Campobasso, che sarebbero potute rientrare nella lotta al primato, sono al palo addirittura da cinque. E allora prova a rifarsi sotto proprio il Morro d'Oro, ammesso che da qui fino al termine di stagione i teramani non commettano passi falsi. Improbabile, non impossibile. Ormai non si può più parlare di risultati a sorpresa, è un dato di fatto che nessuna gara abbia un esito scontato. Il Cologna Paese, per esempio, sul campo della Sangiustese più che raccogliere un punto è costretta a rammaricarsi per non aver compiuto l'impresa piena. Bomber Croce è tornato a trascinare a suon di gol ma anche di assist, come quello non sfruttato da Vespa a due passi dalla porta. Il successo avrebbe permesso di agganciare il gruppo in zona play out, pure l'Angolana avrebbe apprezzato per il "favore". E invece la Sangiustese è la solitaria capolista e per il Cologna Paese adesso la situazione è ancor più compromessa. Perdere a Morro d'Oro ci può stare. Subire il gol della disfatta all'ultimo secondo di recupero fa certamente più male. L'Angolana è stata punita dalla maggiore determinazione morrese e dagli errori commessi: Fanesi ha divorato un paio di gol, la difesa ha concesso troppo spazio alle giocate del duo Sparacio - Taribello (27 reti in coppia) e all'inafferrabile Pietrella sulla destra. Il tecnico Gentilini aveva predisposto un inedito modulo con una sola punta (Fanesi) per poi tornare all'antico nella ripresa con l'inserimento dell'impalpabile Parmigiani. Viene da chiedersi il perché gente del calibro di Rosa (prelevato a novembre dal Siracusa con un cospicuo investimento) e Di Corcia non trovino spazio. Ha dato tutto il Morro d'Oro, all'ultima chance per continuare a sognare. La sensazione è che i limiti siano dovuti ad un pacchetto di under non all'altezza in un organico che può vantare "senatori" di gran lunga superiori alla media. Dalle retrovie prosegue il buon momento della Santegidiese, al quinto risultato utile consecutivo, e del Canistro. I vibratiani battendo il Campobasso hanno distanziato le ultime due piazze, consolidando la posizione nei play out. A dicembre arrivò Buonocore e non tutti apprezzarono il suo ingaggio. Il "Maradona di Ischia" a quasi 37 anni ha zittito i critici mettendo a segno sette reti, le ultime due ai lupi molisani. La perla su punizione che è valsa il 4-3 finale vale da sola il prezzo del biglietto e la Sant ora crede davvero nella permanenza in D. Il Canistro ha mosso la classifica impattando col Centobuchi. Prestazione meno convincente di altre eppure la vittoria poteva scapparci. E domenica prossima le due abruzzesi pericolanti ma in forma saranno di scena a pochi chilometri l'una dall'altra: a Macerata la Sant, a Recanati il Canistro. Otto giornate alla fine: chi si ferma è perduto.


nella foto BONOCORE in azione
fonte http://www.ilmessaggero.it/

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